Pittore e scultore russo. Studiò pittura all'Istituto artistico di Kiev e
all'Accademia delle Arti di Pietroburgo. Trasferitosi a Parigi nel 1911 per
approfondire le sue conoscenze sul Cubismo, divenne amico di Archipenko e di
Modigliani. Nel 1913 dipinse la sua prima opera,
Forme astratte, cui
fecero seguito
Testa di donna (1915),
Assenzio (1916),
Carnevale (1917), che mostrano una decisa impronta cubista. Tornato in
patria nel 1917, con il fratello Naum Gabo, K.S. Malevič e V.E. Tatlin
insegnò all'Accademia di Belle Arti di Mosca. Sempre con Gabo scrisse,
nel 1920, il
Manifesto realista, considerato il documento programmatico
del Costruttivismo. Nel 1923, dopo aver preso parte alla prima esposizione di
arte russa alla Galleria Van Diemen di Berlino, si stabilì con il
fratello a Parigi, dove nel 1931 fu tra i fondatori del gruppo
Abstraction-Création e dal 1946 al 1952 divenne membro del Salon des
Réalités Nouvelles. Dopo il suo trasferimento definitivo in
Francia,
P. si dedicò prevalentemente alla scultura, elaborando i
principi di una concezione plastica fondata su leggi scientifiche e
sperimentando materiali nuovi, come le lamine metalliche e le materie plastiche
(
Ritratto di Marcel Duchamp, 1926). Realizzò inoltre delle serie
di strutture plastico-dinamiche ideate come "sintesi di spazi in continua
espansione" (
Costruzioni, da quella per un aeroporto del 1953 a quella
cinetica del 1959;
Affreschi, da quelli per una cattedrale del 1953 alla
Visione spettrale del 1959), nelle quali la materia conferisce
dinamicità allo spazio e alla luce (Orël 1886 - Parigi 1962).